Manager culturale

Situazione
In Italia il management culturale e scientifico rappresenta attualmente una delle principali lacune del settore pubblico dei beni culturali. Alla direzione dei diversi istituti di quest'area sono infatti preposti soggetti con elevate competenze scientifiche, ma raramente con capacità direttive. Questa stessa scelta indica e riproduce continuamente una preferenza implicita per le attività di conservazione. Una direzione che invece assuma entrambe le funzioni - conservativa e di valorizzazione - dovrà essere in grado di migliorare l'offerta e di accrescere le risorse da destinare ad essa. Il manager dei beni culturali dovrà, dunque, tenere contemporaneamente conto delle specificità del suo campo di intervento, aprire le porte dell'organizzazione che dirige ad un pubblico sempre più ampio - ma non indifferenziato - e acquisire la capacità di gestione della cosa pubblica tenendo conto dell'ingresso, anche in questo campo, del privato (profit e non) a cui, tuttavia, non possono essere delegate le funzioni di programmazione, direzione e controllo.

 

Profilo
Il manager culturale è una figura professionale in grado di affrontare i diversi aspetti di natura economica, finanziaria, contabile, organizzativa, giuridica e di marketing che si incontrano durante la realizzazione di un evento socio culturale. Il manager culturale si occupa di: tradurre idee e indicazioni che provengono dalla Direzione scientifica in un progetto; predisporre e definire i progetti e iniziative culturali specifiche; svolgere attività di valutazione dell'impatto che la sua attività ha sul pubblico; studiare le caratteristiche della domanda culturale; definire le strategie di richiamo del pubblico; intervenire nella ricerca e reperimento delle risorse per la realizzazione dei progetti; identificare gli esperti e organizzare i gruppi di lavoro che partecipano alla realizzazione di manifestazioni culturali (con particolare attenzione alla valorizzazione delle figure coinvolte); trasmettere al personale con cui opera i valori e gli elementi che definiscono il ruolo sociale dell'impresa culturale. Una possibile specializzazione di questa figura è rappresentata dall'allestitore di mostre. Questi si occupa principalmente di curare la progettazione degli aspetti espositivi delle mostre e partecipa o coordina le attività legate alla concreta realizzazione dell'iniziativa. É un'attività prevalentemente di carattere libero professionale che può essere svolta sia individualmente, sia in forma organizzata con la costituzione di società specializzate per settore. Questa figura gode, nella realizzazione delle proprie attività, di ampi margini di autonomia dovendo rispondere del prodotto finale e potendo definire liberamente le modalità per realizzarlo.

 

Requisiti
La figura professionale del manager culturale necessita di una solida e ampia preparazione culturale di base; deve sapersi muovere in una logica trasversale, di integrazione tra i saperi umanistici e i saperi tecnico gestionali. Pertanto, alle competenze specifiche dei proprio campo di intervento, dovrà affiancare capacità di analisi, di programmazione e pianificazione, di comunicazione, coordinamento e gestione di risorse sia umane che finanziarie, oltre che di valutazione. Oltre a questo il manager culturale deve conoscere i principi dell'economia della cultura e i fattori determinanti delle politiche culturali. Deve possedere competenze riguardo alla gestione economica e finanziaria, alla gestione delle risorse umane, al marketing e alle metodologie e tecniche di comunicazione, al funzionamento delle istituzioni pubbliche e culturali, nazionali e internazionali. Deve conoscere, inoltre, la legislazione nazionale e comunitaria che regola il campo culturale, la normativa contrattuale, gestionale e previdenziale. Deve essere in grado di operare nella predisposizione e gestione di un progetto, avvalendosi anche delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione.