Consulente ambientale
Situazione
Il consulente ambientale, detto anche tecnico d’igiene ambientale e del lavoro, può esercitare la sua attività a favore delle aziende oppure degli enti pubblici. Il consulente può lavorare alle dipendenze di enti o aziende oppure esercitare la libera professione individualmente o, come più spesso accade, associandosi ad altre figure professionali (in genere più tecniche e specialistiche).
Il consulente ambientale, detto anche tecnico d’igiene ambientale e del lavoro, può esercitare la sua attività a favore delle aziende oppure degli enti pubblici. Il consulente può lavorare alle dipendenze di enti o aziende oppure esercitare la libera professione individualmente o, come più spesso accade, associandosi ad altre figure professionali (in genere più tecniche e specialistiche).
Profilo
Il compito principale del consulente ambientale assunto da un’impresa consiste nel tenere informata quest’ultima sulla normativa ambientale che la riguarda e nello stabilire se essa viene rispettata o meno. Nel primo caso, la prestazione del professionista ha valore esclusivamente preventivo; altrimenti - una volta individuato il problema, che può riguardare l’emissione dei rumori, lo smaltimento dei rifiuti, l’inquinamento dell’aria o dell’acqua - il consulente ambientale suggerisce le strategie attraverso cui il cliente può mettersi in regola e verifica se il prodotto scelto (dal sistema di depurazione all’impianto di insonorizzazione) è appropriato. Inoltre il consulente ambientale difende il cliente al momento dell’ispezione dell’autorità pubblica e nelle controversie tra azienda e USL o tra azienda e personale. Il suo compito però può andare oltre: dalla semplice pianificazione alla gestione completa del processo di risanamento e all’applicazione di sistemi di gestione ambientale. In alcuni casi si può anche occuparsi di formazione del personale. Naturalmente è molto importante saper Instaurare un rapporto di totale fiducia con l’azienda che deve poter contare sulla competenza e sulla deontologia del consulente. Inoltre è indispensabile essere costantemente aggiornati sia dal punto di vistatecnico che normativo.
Il compito principale del consulente ambientale assunto da un’impresa consiste nel tenere informata quest’ultima sulla normativa ambientale che la riguarda e nello stabilire se essa viene rispettata o meno. Nel primo caso, la prestazione del professionista ha valore esclusivamente preventivo; altrimenti - una volta individuato il problema, che può riguardare l’emissione dei rumori, lo smaltimento dei rifiuti, l’inquinamento dell’aria o dell’acqua - il consulente ambientale suggerisce le strategie attraverso cui il cliente può mettersi in regola e verifica se il prodotto scelto (dal sistema di depurazione all’impianto di insonorizzazione) è appropriato. Inoltre il consulente ambientale difende il cliente al momento dell’ispezione dell’autorità pubblica e nelle controversie tra azienda e USL o tra azienda e personale. Il suo compito però può andare oltre: dalla semplice pianificazione alla gestione completa del processo di risanamento e all’applicazione di sistemi di gestione ambientale. In alcuni casi si può anche occuparsi di formazione del personale. Naturalmente è molto importante saper Instaurare un rapporto di totale fiducia con l’azienda che deve poter contare sulla competenza e sulla deontologia del consulente. Inoltre è indispensabile essere costantemente aggiornati sia dal punto di vistatecnico che normativo.
Requisiti
Per svolgere la professione di consulente ambientale, oltre ad un preciso interesse per le tematiche ambientali, è indispensabile una spiccata attitudine al lavoro di équipe e una formazione di tipo multidisciplinare (tecnica, legale, commerciale). A chi opera invece al servizio delle amministrazioni pubbliche (Ministero per l’ambiente, Ministero dell’Agricoltura e Foreste, USL, Enti locali, Regioni, Presidi di Prevenzione, Comunità montane, Riserve naturalistiche) è richiesta soprattutto la capacità di “leggere” il territorio e i suoi problemi ambientale più rilevanti, utilizzando la legislazione vigente. I compiti possono andare dalla pianificazione alla gestione dei processi di risanamento ambientale, dalla realizzazione di progetti di prevenzione dell’inquinamento urbano, fino alle proposte di educazione ambientale scolastica o alla progettazione di iniziative editoriali, tipo multidisciplinare (tecnica, legale, commerciale) contrapposta a quella specialistica di biologi, naturalisti ed ingegneri con cui il consulente si trova ad interagire. Per coloro che si rivolgono alle imprese è indispensabile un’esperienza specifica di gestione e organizzazione aziendale, conoscenze di impatto ambientale, dei processi produttivi, delle norme tecniche sui sistemi di qualità, degli audit ambientali e, infine, competenze sui sistemi di gestione ambientale. A tutti è richiesta una conoscenza abbastanza approfondita della normativa sull’ambiente.
Per svolgere la professione di consulente ambientale, oltre ad un preciso interesse per le tematiche ambientali, è indispensabile una spiccata attitudine al lavoro di équipe e una formazione di tipo multidisciplinare (tecnica, legale, commerciale). A chi opera invece al servizio delle amministrazioni pubbliche (Ministero per l’ambiente, Ministero dell’Agricoltura e Foreste, USL, Enti locali, Regioni, Presidi di Prevenzione, Comunità montane, Riserve naturalistiche) è richiesta soprattutto la capacità di “leggere” il territorio e i suoi problemi ambientale più rilevanti, utilizzando la legislazione vigente. I compiti possono andare dalla pianificazione alla gestione dei processi di risanamento ambientale, dalla realizzazione di progetti di prevenzione dell’inquinamento urbano, fino alle proposte di educazione ambientale scolastica o alla progettazione di iniziative editoriali, tipo multidisciplinare (tecnica, legale, commerciale) contrapposta a quella specialistica di biologi, naturalisti ed ingegneri con cui il consulente si trova ad interagire. Per coloro che si rivolgono alle imprese è indispensabile un’esperienza specifica di gestione e organizzazione aziendale, conoscenze di impatto ambientale, dei processi produttivi, delle norme tecniche sui sistemi di qualità, degli audit ambientali e, infine, competenze sui sistemi di gestione ambientale. A tutti è richiesta una conoscenza abbastanza approfondita della normativa sull’ambiente.